Allergie respiratorie: l’importanza di riconoscerle e trattarle
La primavera è iniziata da poco e le allergie respiratorie fanno sentire immediatamente i loro effetti: starnuti, prurito, naso chiuso, tosse e asma turbano già la tranquillità di molti pazienti.
Abbiamo posto alcune domande al dott. Andrea Nico, Specialista in Allergologia e Immunologia clinica che opera presso il nostro Centro.
Cosa sono le allergie?
Le allergie sono patologie infiammatorie determinate da una risposta esagerata delle nostre difese immunitarie nei confronti di agenti innocui quali pollini, acari della polvere, muffe e forfore animali che rappresentano gli allergeni dispersi nell’aria e che inalati (per questo sono chiamati “allergeni inalanti”) determinano il rilascio di istamina con la comparsa dei sintomi.
Quali sono i principali allergeni inalanti della nostra area geografica?
I pollini di graminacee, ulivo, parietaria e cipresso, gli acari della polvere domestica e le forfore di gatto e cane.
Come si diagnosticano le allergie respiratorie?
La diagnosi si basa sui Prick Test. Si eseguono ponendo sulla cute degli avambracci le gocce con i singoli allergeni. Si punge poi ciascuna goccia con una lancetta da Prick (procedura assolutamente indolore!). Il test è positivo se in 15 minuti si forma un piccolo pomfo pruriginoso.
Quali cure sono disponibili?
Il primo approccio terapeutico si basa sull’uso di antistaminici e spray cortisonici. Queste terapie controllano i sintomi, ma a volte possono non bastare e soprattutto non agiscono sulle cause.
La soluzione è rappresentata invece dall’immunoterapia desensibilizzante, che agisce inducendo nuovamente tolleranza nei confronti degli allergeni.
Come si esegue l’immunoterapia desensibilizzante?
Si somministra mensilmente mediante iniezioni sottocute sulla parte posteriore del braccio.
Per quanto tempo si effettua l’immunoterapia?
Cinque anni per far sì che i benefici, visibili già dopo il primo anno, si mantengano a lungo nel tempo.
Perché fare l’immunoterapia?
Per guarire dall’allergia ed evitare che l’asma diventi una malattia cronica, a vita.
Dunque, in presenza di sintomi respiratori stagionali è importante sottoporsi quanto prima a una visita specialistica allergologica per effettuare una diagnosi accurata e impostare la terapia più idonea.