Rimuovere i capillari con la fotocoagulazione
I capillari – chiamati in medicina “teleangectasie” – sono veri e propri reticoli costituiti da piccoli vasi sanguigni visibili in particolare su viso e gambe, e che rappresentano un fastidioso inestetismo, pur essendo molto sottili. I capillari veri e propri hanno un diametro ben inferiore, e non sono visibili a occhio nudo, ma con questo termine si tende comunemente a indicare anche questo tipo di reticolo venoso, che di fatto è più simile alle vene varicose.
Diverse sono le cause che possono provocare l’insorgenza di questo inestetismo:
– Squilibri ormonali (legati all’adolescenza, alla gravidanza, o alla menopausa), che ne causano la comparsa in particolare nella zona delle cosce;
– Insufficienze venose, che ne causano la comparsa nella zona degli arti inferiori, incluso il dorso del piede;
– Fragilità congenita dei capillari, che ne causa la comparsa nella parte inferiore delle gambe, in particolar modo dopo l’esposizione a fonti calore o freddo e raggi UV.
Di conseguenza, eventuali terapie che alterino l’equilibrio ormonale, o fattori genetici di familiarità, e l’obesità possono predisporre ulteriormente all’insorgenza delle teleangectasie. Qualora la causa fosse individuabile tra quelle elencate – e non ci siano dunque patologie vascolari vere e proprie, che vanno dunque trattate a sé – questi reticoli vascolari possono essere rimossi con un trattamento di fotocoagulazione.
Le sedute di fotocoagulazione sfruttano l’energia prodotta dalla luce per coagulare in maniera precisa il singolo “capillare” e senza intaccare i tessuti circostanti, assicurando così un risultato senza effetti collaterali estetici né vascolari.
Il trattamento, dunque, è efficace e sicuro, e il paziente può immediatamente tornare alle sue normali attività dopo ogni seduta; al termine del trattamento, dopo un primo fisiologico arrossamento post-seduta, la pelle si presenta finalmente priva di antiestetici reticoli.
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