Il decalogo per un’abbronzatura senza rischi

Il sole fa male alla pelle. I benefici dell’esposizione ai raggi solari sono molto inferiori al rischio di sviluppare tumori e alla certezza di fare invecchiare precocemente la pelle. Dunque bisogna prendere il sole con moderazione, proteggendosi ed evitando le ore più calde.

L’abbronzatura è a tutti gli effetti il modo con cui il nostro corpo si difende dal sole. Tutto merito della melanina, un pigmento che viene prodotto quando siamo colpiti dal Sole e che ha il compito di proteggerci dai raggi ultravioletti (Uv).
Il 5% dei raggi viene riflesso, ma il resto penetra nei tessuti e la luce inizia a riflettersi sulle cellule. Parte dell’energia viene assorbita da queste ultime, quella che rimane passa agli strati sottostanti dell’epidermide. Ed è qui che incontra i melanociti, cellule particolari che producono la melanina.
Esistono in realtà due tipi di melanina: quella “scura” (eumelanina) che caratterizza le persone brune, e quella rossa (feomelanina) presente in chi ha i capelli di quel colore.
Più la melanina è scura, più è in grado di svolgere il suo compito: l’abbronzatura è proprio il risultato di questa operazione di difesa. Quando ci si espone al sole, i melanociti producono nuovo pigmento nel giro di 2 o 3 giorni e la pelle si scurisce. L’effetto abbronzatura è subito visibile perché nell’epidermide c’è sempre una piccola scorta di melanina pronta a intervenire subito.

Inoltre bisogna stare attenti alla vista, il sole può essere nocivo anche per gli occhi; gli effetti più frequenti sono la fotocheratite e la fotocongiuntivite, che possiamo paragonare a una vera e propria scottatura degli occhi.
Però la luce solare permette all’organismo di produrre adeguati livelli di vitamina D che contrastano diverse patologie non solo dermatologiche.

Vediamo quali sono le regole da rispettare per ridurre al minimo i danni procurati dai raggi UV:

1) La gradualità
È l’unico modo per abbronzarsi senza scottarsi. Il primo giorno, dieci minuti possono bastare. In quelli successivi, si può aumentare il tempo di esposizione alla luce solare, evitando le ore che vanno dalle 12 alle 15.

2) La crema solare
Le creme solari ad alta protezione devono sempre essere utilizzate, ogni qual volta ci si espone ai raggi ultravioletti. La crema solare utilizzata l’estate precedente, è bene scartarla. Ogni volta che si apre una nuova confezione di crema, non solo solare, bisogna leggere il PAO, “period after opening”, cioè il periodo dopo l’apertura. Per simbolo, ha un vasetto con il coperchio sollevato e la scritta 4M, 6M, 12M e così via. Sono i mesi che garantiscono la bontà del prodotto, a patto che sia stato conservato tra i 20 e i 25 gradi. E sia stato tenuto ben chiuso e sia adatto al proprio tipo di pelle.

3) Attenzione all’utilizzo dei cosmetici
Via il trucco dal viso e la crema profumata dal corpo, volto compreso. Questi prodotti, interagendo con i raggi solari, rischiano di essere irritanti per le cellule epiteliali, da qui infiammazioni o antiestetiche macchie, difficili da eliminare.

4) Attenzione ai farmaci
Chi è sotto antibiotici, fa uso di tranquillanti o di antinfiammatori dovrebbe stare sotto l’ombrellone. Questi farmaci, infatti, una volta entrati in circolo, vengono trasportati dal sangue fino alla pelle che, interagendo con il sole, li rende tossici. Il rischio è di vedersela poi con eventuali allergie, macchie, vescicole o bolle.

5) No agli attivatori dell’abbronzatura
Con l’utilizzo di queste sostanze la pelle si macchia e possono comparire fastidiose dermatiti o ci si ustiona causando ulteriori danni alla pelle.

6) Quando ci sono le nuvole
Il cielo coperto non mette al riparo da eventuali scottature. I raggi ultravioletti passano lo stesso attraverso le nuvole. Ancora una volta il consiglio è di proteggersi come si deve, avendo cura di spalmare la crema ogni due ore e tutte le volte che ci si tuffa o si fa una doccia.

7) Bere e bagnarsi durante l’esposizione solare
Sotto il sole si viene colpiti anche dai meno noti infrarossi. Una forma di energia che attraversa il corpo, producendo calore. Se il calore prodotto è eccessivo o protratto nel tempo, può alterare il buon funzionamento delle cellule della pelle e rappresentare un fattore di rischio nell’insorgenza dei tumori cutanei. Da qui l’importanza sia di bere, sia di spruzzarsi addosso dell’acqua fresca.

8) L’utilizzo della T-shirt è importante
È importante nelle persone che presentano un fototipo di pelle molto chiara e che si abbronzano con difficoltà. L’utilizzo della t-shirt evita il rischio di scottature e protegge dal sole.

9) I Bambini
I bambini hanno bisogno di divertirsi al mare e di giocare in spiaggia, ma devono farlo nel modo giusto.
Devono esporsi al sole solo in orari adeguati e mai dalle 12 alle 15.
Devo utilizzare la crema solare ad alta protezione e se preferiscono stare in acqua è meglio coprirli con una t-shirt.
Devono proteggere anche gli occhi con occhiali da sole.

10) Non dimentichiamoci della prevenzione
I controlli dermatologici della pelle e la visita dei nevi con videodermatoscopia devono essere effettuati almeno una volta all’anno, e con intervalli più ravvicinati in pazienti che presentano diversi fattori di rischio come pelle e occhi chiari, familiarità per melanoma o altri tumori cutanei e per chi non si abbronza facilmente.

Dott.ssa Immacolata De Marco 
Dermatologa

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