Caldo e rischio cardiovascolare: cause, sintomi, rimedi
In estate tutti speriamo di poter godere del meritato relax, ma per farlo è importante prima di tutto salvaguardare la nostra salute. A cominciare da poche e semplici regole per esporsi al sole senza rischi. Ma è il caldo in sé a rappresentare un altro importante fattore di rischio, soprattutto per l’apparato cardiovascolare.
I possibili fattori di rischio includono principalmente:
– Soggetti in età avanzata, in particolare al di sopra dei 75 anni;
– Persone affette da patologie croniche come malattie cardiovascolari, diabete, insufficienze respiratorie o renali;
– Soggetti cardiopatici, per i quali l’effetto vasodilatatore del caldo rappresenta un rischio importante;
– Persone che fanno uso continuativo di farmaci (in particolare farmaci con effetto vasodilatatore);
– Soggetti a rischio che si espongono al caldo e al sole per molte ore (ad esempio per lavoro), o che a causa di malattie o deficit cognitivi non sono in grado di percepire i sintomi che indicano una eccessiva esposizione a forte calore.
Quali sono i sintomi di un malore legato al caldo eccessivo?
– Abbassamento della pressione, che può portare in alcuni casi alla perdita di conoscenza;
– Difficoltà respiratorie;
– Crampi da disidratazione, che rappresentano un rischio soprattutto per coloro che assumono farmaci con effetti diuretici;
– Rash cutanei e edemi da eccessiva vasodilatazione;
– Colpo di calore, dovuto a un aumento della temperatura tale per cui il corpo non riesce più a espellere calore e occorre un tempestivo intervento per riportare la situazione a valori non di allarme. I sintomi principali sono debolezza e significativo calo della pressione arteriosa;
– Colpo di sole: è dovuto a una prolungata esposizione diretta al sole, e quindi il rischio è rappresentato anche dall’effetto dei raggi solari sui vasi cerebrali, con conseguente mal di testa, vertigini, nausea.
Quali sono i rimedi da adottare in caso di emergenza cardiovascolare per il forte caldo?
In caso di malore, occorre chiamare tempestivamente i soccorsi e intanto condurre il soggetto all’ombra e contribuire ad abbassarne la temperatura con l’ausilio di lenzuola o asciugamani bagnati. Qualora il malessere sia legato a uno stato di disidratazione, bisogna ovviamente integrare i liquidi; ma attenzione: è importante non somministrare bevande che contengano caffeina e che dunque hanno effetto diuretico. L’ideale è far assumere al soggetto dell’acqua, rigorosamente non fredda.
In caso di perdita di coscienza dovuta a una disfunzione nel sistema cardiovascolare causata dal caldo, il soggetto dovrebbe essere disteso su un fianco, per evitare un possibile soffocamento a causa di eventuale vomito, che è tra i sintomi del colpo di sole e del colpo di calore.
Il mezzo più potente per contrastare gli effetti del caldo sul nostro sistema cardiovascolare è chiaramente la prevenzione, quel piccolo insieme di regole di buon senso che non vengono mai rammentate abbastanza: bere moltissima acqua, anche quando non si avverte lo stimolo della sete (problema frequente in particolare nei soggetti anziani), evitare di rimanere esposti a caldo e sole tra le 11 e le 16, e indossare il più possibile abiti freschi e coprirsi la testa se non si può fare a meno di stare al sole per più tempo.