L’influenza attesa per Natale: metterà a letto dai 4 ai 5 milioni di italiani
In circolazione almeno tre virus non del tutto nuovi. Attenzione ai virus simil-influenzali che potrebbero colpire otto milioni di persone
Non dovrebbe essere particolarmente pesante quest’anno la stagione influenzale, ma l’influenza metterà a letto comunque dai 4 ai 5 milioni di italiani, con un 40% di casi tra 0 e 18 anni, un altro 40% tra i 18 e i 65 e un 20% tra gli over 65. I virus responsabili saranno H1N1, H3N2 e il Virus B Phuket, ma il probabile arrivo di un altro virus, il virus B Brisbane, potrebbe portare a un aumento del numero di casi, complice anche un’altra incognita rappresentata dalle condizioni meteorologiche, che se saranno particolarmente rigide potrebbero facilitare l’influenza. Questa la previsione del virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, a margine della presentazione di una campagna di prevenzione e informazione dell’influenza del Moige, Movimento italiano genitori.
I virus
«Tre i virus attesi – spiega l’esperto -. Si tratta ancora del virus H1n1, che dal 2009 sta completando la sua opera, un virus H3n2 di origine svizzera, un virus B thailandese, ma c’è un possibile ulteriore virus B Brisbane, di origine australiana, che potrebbe essere una variante che insieme al tempo può determinare un possibile incremento dei casi. «Non è facile dire quando ci sarà il picco – aggiunge – però alcuni studi relativi alla combinazione di fenomeni meteorologici indicano che l’influenza scatta quando la temperatura si abbassa e rimane per alcuni giorni bassa e tipicamente questo accade dopo Natale, complici anche i viaggi, baci e abbracci delle Feste». Il fatto che i virus di quest’anno non siano del tutto nuovi «permetterà probabilmente ad una parte di italiani di scamparla – dice Pregliasco – Però potrebbe anche succedere ciò che è avvenuto lo scorso anno, quando un inverno molto freddo ha aumentato fino a 6 milioni e mezzo il numero di casi che abbiamo registrato a fine stagione».
Sindromi simil-influenzali
Attenzione poi anche alle sindromi simil-influenzali, che come spiega l’esperto «sono dovute ad altri virus, ce ne sono di 260 tipi» e potrebbero colpire dagli 8 ai 10 milioni di italiani. «Se l’inverno sarà “ballerino” con sbalzi termici allora saranno di più i casi di simil-influenza, come già avviene in questo momento dove non c’è ancora la vera influenza ma ci sono già i virus “cugini”, con manifestazioni cliniche meno pesanti, e i cui casi potranno essere dagli otto ai dieci milioni».
I vaccini
Altro capitolo, le vaccinazioni che spesso fanno ancora paura. «L’anno scorso, con il calo di immunizzazioni anti-influenza legato alla vicenda dei vaccini, i casi gravi sono aumentati del 500% e le morti del 1000%» avverte Carlo Gaudio, ordinario di Cardiologia e componente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). «Bisogna spiegarlo agli italiani: l’allarme dell’anno scorso, legato a controlli su alcune partite di vaccini rivelatesi poi sicure, ha prodotto un aumento di casi gravi e di morti da influenza. Quest’anno l’obiettivo è tornare alla normalità».