La fascite plantare: che cos’è, da cosa è causata e come si cura
Che cos’e la fascite plantare?
La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore al piede, legata ad un processo infiammatorio/degenerativo del legamento arcuato del piede (o aponeurosi plantare) ovvero di quella porzione di tessuto fibroso che si estende dal calcagno fino alla base delle dita del piede.
Da cosa è causata la fascite plantare?
Il legamento arcuato svolge un azione cruciale nella trasmissione del carico corporeo lungo tutto il piede durante la deambulazione, agendo da ammortizzatore. Tensioni eccessive e ripetute nel tempo posso portare ad una infiammazione e lacerazione di questa struttura, causato la fascite plantare. Importanti fattori di rischio della fascite plantare sono:
- Età (la fascite plantare si sviluppa più comunemente tra i 30-60 anni, con eguale distribuzione tra i sessi)
- Obesità
- Attività lavorative che costringono a stare in piedi per molte ore e con calzature rigide (scarpe anti-infortunistica)
- Conformazione del piede (piede piatto e piede cavo)
- Attività sportive che sollecitano costantemente il legamento arcuato (ad esempio basket e corsa)
- Utilizzo di calzature non corrette come le scarpe a suola piatta ( che non forniscono un corretto supporto al legamento arcuato) o con tacchi troppo alti (che aumentano la tensione sul legamento arcuato e sul tendine d’Achille).
Quali sono i sintomi della fascite plantare?
Nella maggior parte dei casi il dolore si sviluppa gradualmente, colpendo solo un piede (maggiormente nella porzione postero-mediale) e presenta delle caratteristiche ben precise:
- È maggiore al mattino, quando ci si alza da letto, e tende a diminuire con la deambulazione
- Si intensifica dopo essere stati seduti per molto tempo ( ad esempio dopo aver trascorso molto tempo alla scrivania in ufficio o dopo un viaggio in macchina)
Esistono metodi “naturali” per curare la fascite plantare?
Nelle fasi inziali, è consigliabile restare a riposo evitando attività che possono accentuare il dolore (ad esempio, svolgere attività fisica, calzare scarpe troppo basse o con tacchi alti). L’applicazione di ghiaccio nella zona del dolore può contribuire ad alleviare i sintomi.
L’utilizzo di solette ammortizzate pre-conformate risulta utile nel controllare la patologia.
Quando è necessario rivolgersi a un medico per la diagnosi e la cura della fascite plantare?
In caso di persistenza o aggravamento del dolore è necessario sottoporsi a una visita con lo specialista ortopedico. Il medico sottoporrà il paziente ad una visita accurata del piede, durante la quale verificherà la presenza e la sede del dolore. Se lo riterrà opportuno, il medico potrà richiedere di eseguire alcuni accertamenti strumentali come:
- Radiografie del piede ( per escludere la presenza di un concomitate sperone calcaneare)
- Ecografia muscolo-tendinea
- Risonanza magnetica nucleare
Come si cura la fascite plantare?
Nel maggior parte dei casi (fino al 95%) la fasciste plantare guarisce con il trattamento conservativo ( non chirurgico). La scelta del trattamento più corretto dipenderà dall’intensità del dolore, dalla sua durata e dalla presenza o meno di fattori di rischio. Tra le terapie previste per risolvere questo problema troviamo:
- Terapia farmacologica orale con farmaci anti-infiammatori non steroidei/steroidei
- Infiltrazioni localizzate di cortisone o PRP (Plasma Ricco di Piastrine)
- Programma fisioterapico con esercizi di stretching / propriocettivi e terapia fisica ( tecar, laser, onde d’urto focalizzate)
Come prevenire la fascite plantare?
Al fine di prevenire l’insorgenza della fascite plantare è consigliabile :
- Mantenere sotto controllo il peso corporeo al fine di ridurre lo stress sul legamento trasverso
- Utilizzare calzature con suole con un buon effetto ammortizzante e con un corretto sostegno della volta plantare, sia durante l’attività sportiva sia a lavoro
Dott. Girolamo Picca
Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia